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LA CORTE DEI CONTI EUROPEA ESAMINA IL SOSTEGNO DELL’UE ALL’INNOVAZIONE PER LE PMI
11 APR 2019
La Corte dei conti europea sta realizzando un audit sul regime dell’UE a sostegno dell’innovazione per le piccole e medie imprese (PMI), comprese le start-up. In particolare, gli auditor della Corte valuteranno la pertinenza e l’efficacia dello “Strumento per le PMI” introdotto nel 2014. Esamineranno se la Commissione europea ha affrontato le difficoltà incontrate dalle PMI con grandi potenzialità di innovazione.
Le PMI in Europa hanno notevoli difficoltà nello sfruttare le innovazioni prodotte dalla ricerca scientifica. I progetti con notevoli potenzialità commerciali troppo spesso falliscono nella fase critica del passaggio dal finanziamento pubblico a quello privato. Per ovviare a tale situazione, l’UE ha avviato lo “Strumento per le PMI”, che è attualmente parte della fase pilota del Consiglio europeo per l’innovazione.
La finalità di questo strumento è sviluppare e capitalizzare le potenzialità di innovazione delle PMI e delle start-up favorendo la commercializzazione dei risultati della ricerca nel settore privato, aiutandole così a portare le idee sul mercato sotto forma di prodotti o servizi innovativi. Con una dotazione di 3 miliardi di euro nel periodo 2014-2020, tale strumento fornisce anche sostegno sotto forma di accompagnamento (coaching), aiuti alla creazione di reti di imprese e altre forme di assistenza, al fine di contribuire ad attrarre altri investimenti.
La Corte ha pubblicato oggi una rassegna preliminare all’audit sul sostegno dell’UE all’innovazione per le PMI (Audit Preview on EU innovation support for SMEs). Questo tipo di documento fornisce ragguagli su un compito di audit in corso e intende costituire una fonte di informazione per tutti coloro che sono interessati alla politica o ai programmi oggetto dell’audit.
“Con questo strumento, l’UE voleva colmare quel divario tra ricerca e mercato in materia di innovazione che molte PMI si trovano ad affrontare”, ha affermato Alex Brenninkmeijer, il Membro della Corte dei conti europea responsabile della relazione. “La finalità dell’audit è verificare se l’impostazione e la gestione dello strumento sono state adeguate”.
Fonte: Corte dei Conti Europea
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